16 Giugno 2023, 21:47:40Commento scritto da Spinofiorito
Voto: 7.00
Leggere questo libro dopo la pandemia fa un certo effetto. Il mondo, o almeno gli USA, è controllato da una classe di medici che hanno perso ogni umanità e dominano sui "Pazienti", le persone comuni, la cui vita è controllata dalla nascita alla morte in nome di uno scientifico bene superiore. In questo scenario apparentemente perfetto, dove non esistono più guerre e conflitti, la vita umana però è praticamente inibita e ogni tipo di creatività o dissonanza con quello che la Scienza dice viene bollata come Anormale. È proprio di un gruppo di Anormali e della loro fuga dagli USA che tratta questo romanzo, che ha un'idea di base appunto molto interessante e che ha avuto variazioni sul tema in tutta la FS, ma che si risolve in una storia di avventura - con ritmi molto serrati che tengono attaccate al libro, devo esser sincera - con una scarsa attenzione alla società e con una scarsissima descrizione dei personaggi. Comunque godibile, per carità.

I racconti Lot e La Figlia di Lot pure sono interessanti anche se ho avuto difficoltà a leggerli, soprattutto il secondo, per la crudezza e l'amaro in bocca che lasciano. È la storia di una famiglia (e quel che ne rimane) in un apocalisse post-bomba.
 
19 Giugno 2018, 08:55:30Commento scritto da galions
Voto: 7.00
In un futuro devastato dai postumi della guerra batteriologica, la classe medica è diventata essenziale per la sopravvivenza della razza umana pesantemente decimata, così da diventare classe dominante.
Tutto il repertorio concettuale inerente il rapporto medico-paziente viene piegato per giustificare l’esercizio di un potere socio-politico dispotico, la ‘salute pubblica’ diviene il bene supremo a cui tutto deve sottostare e che deve essere perseguito ad ogni costo.
Le esigenze dei singoli e le individualità perdono ogni priorità e vengono mortificate. I medici decidono a cosa debbano dedicarsi le intelligenze emergenti, chi possa aspirare a sposarsi e chi a riprodursi.
Il romanzo breve racconta essenzialmente un tentativo di fuga degli immancabili ribelli, perciò non mancano l’azione ed i momenti di tensione, ma Moore mostra in diverse circostanze la sua predilezione per i dialoghi e le speculazioni, tanto da accenderli in momenti affatto verosimili.
Spesso ho ripensato alle atmosfere soffocanti ed opprimenti di ‘1984’ di Orwell, ed in effetti la iatrarchia o medarchia dei dottori sembra paragonabile alle grigie ed ottuse burocrazie della cortina di ferro, così chi si oppone ad un fine primario come quello della salute collettiva, non può che essere trattato alla stregua di un malato e come dice uno dei personaggi: ‘il dissenso è solo una carenza di comprensione’.
Il tutto si legge scorrevolmente, ma senza grandi emozioni, finché in fondo al volume troviamo la ristampa dei racconti:
‘LOT’ e ‘LA FIGLIA DI LOT’
Racconti opportunamente pubblicati nell’ordine e che sono senz’altro più interessanti del romanzo principale.
La famiglia Jimmon è costretta alla fuga perché l’incubo della guerra nucleare si è materializzato con il bombardamento di Los Angeles.
Tutto farebbe pensare che un evento così traumatico come l’abbandono della propria casa e delle abitudini di tutti i giorni alimenti un sentimento di solidarietà, almeno nell’ambito di un nucleo famigliare, invece l’incapacità dei protagonisti di comprendersi reciprocamente porta a litigi senza compromessi sino allo spiazzante finale di ‘Lot’.
Ne ‘La figlia di Lot’ sono passati pochi anni dall’olocausto nucleare, le fatiche della sopravvivenza sembrano diventate ormai faccende quotidiane, ma il colpo di scena è ancora dietro l’angolo ed il protagonista deve rassegnarsi al fatto che al peggio non c’è mai fine.
 
28 Maggio 2018, 09:53:50Commento scritto da and
Voto: 7.50
Mi sono piaciuti, soprattutto il romanzo che ho trovato ben scritto e appassionante, a mio parere non è ingenuo ma molto attuale nei contenuti. Buoni anche i due racconti.
 
13 Giugno 2016, 10:12:27Commento scritto da astrologo
Voto: 7.00
Un discreto romanzo sociologico accoppiato a due racconti lunghi aventi lo stesso tema post-apocalittico.
Tremendo il secondo racconto breve (ma il finale è la conseguenza del finale del primo, della serie quando fai una cosa aspetta che ti ricapita a te).
E dico tremendo, perchè il protagonista principale fugge dal mondo con la figlia adolescente....e si ritrova di nuovo padre.
Amaro, realistico, fosco. Il contrario del primo romanzo che lascia una traccia di speranza.
 
20 Giugno 2015, 15:21:29Commento scritto da bibliotecario
Voto: 6.00
Un romanzo breve e due racconti per un Ward Moore d'annata. Si leggono ancora con scioltezza e piacevolezza nonostante le enormi ingenuità di cui sono pieni soprattutto i due racconti incentrati sul dopo bomba.
 
20 Maggio 2015, 11:06:45Commento scritto da Oldman
Voto: 9.00
Finalmente un poco di vecchia e sana SF! Anche se tradisce i tempi in cui il romanzo è stato scritto, la trama un po' ingenua mi e piaciuta. lò trovato piacevole e scorrevole, con pochi interpreti. Bello anche se corto e ti lascia l'amaro in bocca: Lot e la Figlia di Lot!    
 
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