08 Ottobre 2022, 12:01:21 | Commento scritto da Free Will | | |
Il seguito di "Megalopolis 2073" (Urania 633), sposta l'azione dalla Terra sovraffollata fino all'inverosimile, ad un pianeta lontano 10 anni luce che dovrebbe essere colonizzato dai Terrestri. Ritroviamo il personaggio più interessante del primo romanzo, la telepate Susan ormai cresciuta, e scopriamo nuovi personaggi, tutti ben caratterizzati. La storia è semplice: si tratta della solita avventura planetaria, con tutti i rischi che questa comporta. Purtroppo, dopo la prima scena tragica, il ritmo diminuisce, preferendo dilungarsi sugli aspetti psicologici, le angosce, i sentimenti, le pulsioni, le paure dei protagonisti. Il finale, piuttosto frettoloso, lascerebbe intendere un seguito interessante che in realtà non è mai stato scritto. Il titolo italiano è solo apparentemente pertinente: sarebbe stato meglio lasciare il titolo originale, "il pianeta profumato", che almeno non avrebbe svelato acuni episodi del racconto.
La traduzione della signora De Castiglione è abbastanza corretta, ma il linguaggio è arcaico (pur essendo stato usato meno di 40 anni fa) e con il fastidioso "voi" nei dialoghi. |
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08 Ottobre 2022, 09:35:53 | Commento scritto da Yaboop | | |
Concordo con il commento di Lalla, semplice sincero e scorrevole. |
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15 Settembre 2021, 23:41:07 | Commento scritto da contericci | | |
L'astronave incaricata di portare cinquantamila umani dalla Terra sovraffollata verso un nuovo pianeta, Rocker II, esplode proprio sul più bello lasciando disperatamente solo il primo manipolo di terrestri già sceso sul pianeta con una scialuppa. Nel nuovo mondo c'è tanta erba, piove spesso, l'aria è umida ma respirabile. Minuscoli insetti producono un gas che fa impazzire chi lo respira. Gli umani saltano facilmente nell'iperspazio ma non hanno inventato il telefonino. Poco male: essi hanno imparato a comunicare da lontano per telepatia, così come i granchi, ma le comunicazioni non sono poi così nitide e spesso fanno cilecca. La questione ecologica in realtà qui è solo sfiorata e non si capisce bene quale sia la morale della favola. |
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18 Luglio 2019, 11:56:50 | Commento scritto da maxpullo | | |
Un buon romanzo di colonizzazione caratterizzato da un ritmo non molto rapido e da una discreta caratterizzazione dei personaggi. La storia è abbastanza semplice e lineare, anche se non mancano i colpi di scena ed ha il pregio di essere piuttosto originale e molto ben narrata. Il finale è abbastanza a sorpresa e conclude degnamente tutta la vicenda Molto buono ma gli manca qualcosa per potersi definire un capolavoro. |
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26 Aprile 2019, 18:20:34 | Commento scritto da grifone58 | | |
Storia di un primo contatto su un pianeta assolutamente non colonizzabile con un finale interessante, consigliato |
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07 Settembre 2011, 10:30:14 | Commento scritto da mitd | | |
Romanzo gradevole con finale intelligente, rafforzato da un paio di trovate brillanti. La traduzione italiana del titolo è il disgraziato frutto di demenza precoce. |
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20 Gennaio 2010, 20:24:05 | Commento scritto da brz57 | | |
e' la naturale e logica continuazione di "Megalopolis 2073", con gli stessi pregi e difetti: pochi colpi d'ala ma comunque una lettura tranquilla e piacevole..e anche il voto e' lo stesso |
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11 Novembre 2009, 23:27:49 | Commento scritto da Faresme | | |
Romanzo lineare, lettura scorrevole e piacevole, con un finale non banale. |
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08 Settembre 2009, 00:20:46 | Commento scritto da Glystra | | |
il classico romanzo di fantascienza degli arbori. il romanzo scorre e l'idea è buona. ottimo il colpo di scena finale. |
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12 Aprile 2008, 16:39:43 | Commento scritto da lalla | | |
Un bel romanzo avventuroso, non complicato, con tutto quel che serve nella fantascienza classica, naufragi spaziali, incontri con alieni, telepatia etc. Semplice ma sincero, si può leggere. |
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