"Il cammino dell'astronomia è stato esitante ed incerto; le stesse verità di cui si è andata arricchendo sono state spesso legate a errori che il tempo, l'osservazione ed il progresso delle scienze ad essa complementari hanno poi cancellato. Presentiamo qui un compendio della sua storia: vedremo l'astronomia per molti secoli restare nell'infanzia; uscirne e svilupparsi con la scuola di Alessandria; rimanere stazionaria fino agli arabi e perfezionarsi attraverso i loro studi; abbandonare infine l'Africa e l'Asia dove era nata, stabilirsi in Europa e raggiungere in meno di tre secoli l'attuale livello". Così lo stesso Laplace introduce il suo Compendio di storia dell'astronomia, in senso assoluto una delle più notevoli opere di divulgazione scientifica mai scritta. Tanto che ancora oggi la sua nota ipotesi dell'origine nebulare dell'universo, la cui prima formulazione netta egli affidò proprio al capitolo conclusivo e alle sette note finali di questo testo, pur con le necessarie, profonde correzioni è ancora un momento centrale della discussione attorno all'origine dell'universo.
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