Ripley è tornata. Lei, l' unica sopravvissuta all'incubo spaziale che ha ucciso tutto l' equipaggio della Nostromo, cargo interstellare al suo comando. Col gatto Jones, lei sola è riuscita a sottrarsi al mostro alieno venuto dal desolato pianeta Acheron. Sono passati 57 anni. La Terra come Ripley la conosceva non esiste più. Affondata nell'ipersonno nella navetta di salvataggio, ha lasciato che il tempo le scivolasse addosso senza segnarla. Ma per gli altri non è stato così. Sua figlia, mentre lei era in viaggio, è invecchiata ed è morta. Lei non ha più nessuno al mondo. E la tetragona Compagnia - proprietaria della Nostromo -finge di non credere alla sua storia. Acheron è un pianeta tranquillo, con una operosa comunità di coloni che vivono felici e non hanno mai trovato traccia di quegli esseri mostruosi di cui Ripley favoleggia. Finché le comunicazioni non cessano improvvisamente e inspiegabilmente. E si decide di andare a dare un'occhiata. Ripley potrebbe, rifiutare. Ogni notte rivive il suo incubo personale, senza bisogno di cercare altri orrori. Ma non può. Non può per i coloni, gente ignara mandata allo sbaraglio. Uomini, donne e bambini, come la figlia che non ha mai visto crescere. E tra le nebbie di Acheron gli alieni sono numerosi, famelici, organismi perfetti creati per la distruzione altrui e la propria orrenda sopravvivenza. Ma ad attendere non ci sono soltanto le loro fauci mostruose e bavose, il loro corpo pieno di acido, le loro zampe d'acciaio: c'è anche il faccino spaurito di una bambina, la piccola Newt, unica superstite della strage di umani, che ha un disperato bisogno di una mamma che la porti in salvo e la aiuti a dimenticare.
|