Abbiamo lasciato Tarzan in una civiltà che non comprende appieno, conscio delle sue potenzialità e della sua posizione sociale. Si muove con disinvoltura in mezzo ad abiti lussuosi, sulle strade affollate, in automobile perfino, ma è pur sempre legato all’ambiente primitivo che ha lasciato. Dalla giungla in cui era nato e abituato a vivere, lo troviamo adesso in una Parigi che egli stesso definirà più pericolosa della giungla. Già dall’inizio del romanzo, come si conviene in una storia d’avventura, Tarzan si farà dei nemici.
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