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La Scala - Rizzoli

 
 
Codice:95219      
 
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Titolo:   La mazzetta
Autore:   Attilio VERALDI
   Copertina: John ALCORN
 
Data Pubbl.:   Settembre 1976 ISBN:    non presente
Titolo e/o Data Orig.:  
Note:  
 
Genere:   Libri->Gialli
 
Categoria:   NON FANTASTICO Rilegatura:  
Tipologia:   Principali Dimensioni:  
Contenuto:   Romanzo  N. pagine:  
 
 
  Ultima modifica scheda: Algernon 10/07/2014-18:43:38
 
   
 

 
 
La fuga di una ragazza, Giulia, dalla casa paterna dà inizio a una serie di avvenimenti nei quali oltre al padre, Michele Miletti, l’uomo forse più ricco di Napoli, sono coinvolti numerosi personaggi. Primo fra tutti, Sasà Iovine, commercialista, incaricato dal Miletti di ritrovargli e riportargli a casa la figlia. L'incarico si rivela ben presto per Iovine, oltre che più difficile e complicato del previsto, anche pericoloso; tanto per cominciare, la caccia alla ragazza lo porta alla scoperta non solo di un duplice omicidio ma anche di tutta una serie dl minacciose situazioni scaturite dal fatto che Giulia fuggendo ha portato via al padre dei documenti compromettenti. Questi finiscono col diventare sempre più il vero scopo di quell’inseguimento, nel quale Iovine si ritrova a sua volta inseguito; riguardano infatti un contratto di appalto con il comune della città per cinque miliardi di lavori fasulli abilmente congegnato e collegato ad altri contratti per lavori autentici. Un boccone, dunque, che fa gola a molti: soprattutto, oltre allo stesso Iovine, che è stato il mediatore dell’affare tra corruttori e corrotti e che ha in vista una sostanziosa mazzetta, all’ex socio di Miletti e suo degno compare in traffici e speculazioni, CasaIi. Inseguendo la ragazza, tutti in realtà inseguono quei miliardi. Si scatena cosi una vera e propria caccia al tesoro, resa sanguinosa dall’avidità dei concorrenti. Al doppio delitto iniziale, lungo lo svolgersi della vicenda si aggiungono altre morti; cadono vittime degli innocenti, ma anche farabutti e criminali, in un vortice di vendette e “fatti d'onore” e in un clima di corruzione e scadimento morale. Sasà Iovine non parla che di soldi e non agisce che in loro funzione. Cerca la ragazza ma soprattutto il proprio vantaggio. Degno figlio della sua città, ha trasformato il sogno e l'illusione in un ferro del mestiere. Ma soprattutto è l'esatto contrario, il negativo, di eroi come Marlowe e Spade, che sarebbero implausibili e sorpassati ormai nella nostra epoca e nella nostra società. Perché infatti questo racconto delle sue imprese non è altro che il primissimo esempio di letteratura hard-boiled (d’azione) trasportata e ambientata in Italia, dove ormai esistono ben più che le sole premesse per renderlo attuale oltre che accettabile. Di gialli italiani, pieni di infamia o di gloria, ormai ne  esistono; di romanzi appartenenti al genere reso famoso da scrittori come Chandler e Hammett, no. E' un genere definibile poliziesco non nel senso vile della parola ma in quello più profondo e, diciamolo pure, più poetico che quegli autori ci hanno insegnato ad apprezzare e amare. Al pari del suoi illustri predecessori, Iovine nasce dunque come un personaggio vivo, un eroe del nostro tempo, come suol dirsi, con la carica di umanità e la simpatia che riesce a suscitare nonostante i difetti riconoscibilissimi, al quale l’autore ha riservato, in prossimi romanzi, altre avventure che la nostra letteratura sembrava destinata a non offrirci mai.