Partendo dalla classificazione proposta da Northrop Frye in Anatomia della Critica, Todorov adotta la categoria del fantastico come strumento di indagine di un genere fiorente nel 1800, la cui funzione funzione sociale viene poi assunta nel 1900 dalla psicoanalisi. Il fantastico, per Todorov, e' la scelta che il lettore compie fra la spiegazione naturale e quella soprannaturale di un fatto insolito. Esaminando alcuni testi classici del fantastico, Todorov propone una vasta sottoclassificazione, al cui interno distingue i temi dell' io dai temi del tu, recuperando in modo dialettico i lluoghi emblematici della narrativa fantastica: il doppio, la metamorfosi, la follia e altri rimossi dal positivismo.
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