Le parole sono pietre, si dice. Le parole consolano, spiegano, confondono, offendono, con le parole si prega e maledice, nelle parole c'è un potere di azione immediato sull'interiorità umana, le parole possono uccidere. Comprendere e saper guidare il fondamento delle energie del linguaggio è da sempre aspirazione dei manipolatori, dei politici, dei tecnici della comunicazione, ma è anche uno dei territori di esplorazione più affascinanti per i filosofi e i letterati alla disinteressata ricerca dell'essenza dell'uomo. Oggetto di studio centrale e sfuggente di ogni occultismo occidentale. la magia delle parole e dei simboli è presente, sin dall'antichità remota, anche nel pensiero cinese particolarmente attento alla lettura dei segni: che si tratti delle molteplici immagini evocate dalle combinazioni delle sei linee intere e spezzate dell'I Ching o che si tratti delle energie invisibili intercettate dalle grafie degli ideogrammi. Trasformare un senso in segno ideografico è un atto simile all'operato del mago che costruisce un simbolo magico. E anche la lettura approfondita di un simbolo corrispondente a un suono coglie la tensione delle forze dissipate nelle trame della realtà.
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