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Oscar Classici Moderni - Mondadori

 
 
Codice:9244      
 
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Media: 9.00
 
N. Volume:   37
Titolo:   Il mondo nuovo - Ritorno al mondo nuovo
Autore:   Aldous HUXLEY (ps. di Aldous Leonard HUXLEY)
   Traduzione: Lorenzo GIGLI e Luciano BIANCIARDI
 
Data Pubbl.:   Gennaio 1991 ISBN:    8804487801
Titolo e/o Data Orig.:   Brave New World, 1932 - Brave New World Revisited, 1958
Note:   Riedizione in Oscar Narrativa dell'Oscar Narrativa n° 111 [Luglio 1979]. Ristampato in Oscar Moderni n° 63 [Luglio 2016]
 
Genere:   Libri->Fantascienza
 
Categoria:   FANTASTICO Rilegatura:   Brossura
Tipologia:   Ristampe/Riedizioni Dimensioni:   127 x 197
Contenuto:   Antologia  N. pagine:   354
 
 
  Ultima modifica scheda: Fantobelix 01/09/2018-12:52:26
 
   
 

 
 
Romanzo del 1932, Il mondo nuovo è ambientato in un immaginario stato totalitario del futuro, pianificato nel nome del razionalismo produttivistico, dove tutto è sacrificabile a un malinteso mito del progresso. I cittadini di questa società non sono oppressi dalla guerra né dalle malattie e possono accedere liberamente a ogni piacere materiale. Affinché si mantenga questo equilibrio, però, gli abitanti, concepiti e prodotti industrialmente in provetta sotto il costante controllo di ingegneri genetici, durante l'infanzia vengono condizionati con la tecnologia e con le droghe e da adulti occupano ruoli sociali prestabiliti secondo il livello di nascita. In cambio del mero benessere fisico, i cittadini devono insomma rinunciare a ogni emozione, a ogni sentimento e a ogni difesa della propria individualità. I pilastri ideologici che fanno da sfondo al fortunato romanzo vengono ripresi, nel 1958, nella raccolta di saggi intitolata Ritorno al mondo nuovo, in cui Aldous Huxley riesamina singolarmente le sue profezie alla luce degli avvenimenti degli ultimi anni, arrivando alla conclusione che molte delle sue più catastrofiche previsioni di quasi trent'anni prima si sono avverate anzitempo e fanno già parte del presente. Un documento inquietante che costringe a riflettere sul prezzo che quotidianamente siamo chiamati a pagare per costruire il futuro.