"Accontentatevi di ciò che avete... evitate oggi di prendere decisioni dettate dall'impulso. Potreste pentirvene." L'oroscopo era molto chiaro e Jim QWilleran - ex giornalista a riposo, sui sessanta, scapolo, di condizione agiata - avrebbe fatto bene a tenerne conto. Invece decide, proprio quel giorno, di partire per una breve vacanza nel suo elegante cottage sul lago. Naturalmente, con le due deliziose creature che condividono la sua tranquilla esistenza: due splendidi gatti siamesi, Koko, il maschio, e Yum Yum, la femmina. Essendo le costellazioni avverse, la vacanza si trasforma immediatamente in un incubo: il tempo peggiora, l'elettricità viene a mancare, lo scaldabagno si guasta, piove in casa... Il peggio è che Koko, provvisto di singolare fiuto investigativo, scopre un cadavere proprio sotto il cottage. E non è che il primo di una serie. Non sarà davvero facile per l'incauto Jim tirarsene fuori e allontanare da sé i sospetti della polizia: per sua fortuna, può contare sull'aiuto prezioso dei suoi gatti. Con una trama semplice e lineare, un intreccio classico alla Agatha Christie e uno stile scintillante alla Woodhouse, Il gatto che volle andare sottoterra è un libro insolito, scritto con molta classe, divertente e piacevolissimo, soprattutto per chi apprezza il genere poliziesco, gli animali e lo humour.