Che cos’è l’albero delle mani, un disegno stravagante nato dalla fantasia di un gruppo di bambini o il segno premonitore di un pericolo? Perché Benet Archdale, scrittrice di successo, lo teme in modo cosi irragionevole? Ed è forse la presenza di sua madre a provocare gli incubi minacciosi, l’ansia improvvisa, la sensazione di disagio? Ombre ostili e inquietanti turbano la tranquilla esistenza di persone apparentemente lontane, estranee l’una all’altra, eppure unite da un filo invisibile che soffoca il desiderio di comprendere, blocca la tentazione di fuggire, riduce a una rassegnata impotenza. Ma è poi successo veramente qualcosa o è la mente a proiettare sulla realtà paure antiche e impronunciabili? In un capolavoro di suspense sottile ed esplosivo, Ruth Rendell esplora con magistrale bravura il lato oscuro dell’animo umano.
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