Area Sito

 
Urania

Cambia Area DB:

» HELP HomePage «
» Forum
» Cerca
 
  

Database

 
» Database Collane UM
» Autori
» Tags
» Novità
» Le Interviste di UM!
» Wanted !!!
» Scambio/Vendita
» La Compagnia del Ciclo
» Giudizi/Commenti
 
  

Utenti OnLine

 
yanezclub Vedi il profilo utente Amico di Urania Mania
Phoenix Phoenix 
Visitatore Visitatori(109)
 
  

Classifiche

 


 
  

URANIA Mondadori

 

 
  

Le figlie di URANIA

 

 
  

Ricerca Libri

 
Inserisci i dati:
Numero:
Titolo:
Tit.Orig.:
Autore:
Editore:
Trama:
Relazione:
 
  

Links utili

 
 
  

Contatti

 
Amici di UraniaMania
Lo Staff di
Urania Mania
Lo Staff onorario di
Urania Mania
 
  
 

Urania - Mondadori - Bianchi cerchio rosso

 
 
Codice:892      
 
Piace a 5 utenti
Non piace a 1 utente
Media: 6.00
 
N. Volume:   884
Titolo:   All'insegna del Cervo Bianco
Autore:   Arthur C. CLARKE (ps. di Arthur Charles CLARKE)
   Traduzione: Ginetta PIGNOLO
   Copertina: Karel THOLE
 
Data Pubbl.:   19 Aprile 1981 ISBN:    non presente
Titolo e/o Data Orig.:   Tales from the White Hart, 1957
Note:  
 
Genere:   Libri->Fantascienza
 
Categoria:   FANTASTICO Rilegatura:   Brossura
Tipologia:   Principali Dimensioni:   130 x 190
Contenuto:   Antologia  N. pagine:   156
 
RISTAMPA del numero: 367
 
  Ultima modifica scheda: Lucky 12/09/2018-17:55:15
 
   
 

 
 
Un iceberg che galleggia nel tiepido mare della Florida, un giocattolo che minaccia di far saltare una stazione televisiva, un'orchidea che rifiuta di commettere il delitto perfetto, un vecchio che insegna alle termiti ad accendere il fuoco, un cervello elettronico che risponde parolacce ai generali: siamo, non c'è bisogno di dirlo, in piena fantascienza. Ma la cornice, questa volta, è insolita: un'osteria della vecchia Londra, un tipico può di Fleet Street, la famosa strada dei giornali. È dunque sul contrasto tra questo ambiente vecchiotto, quotidiano, tradizionale, e le storie mirabolanti che i suoi frequentatori si raccontano, che Arthur C. Clarke, con umorismo tutto britannico, ha voluto mettere l'accento. Forse per suggerirci che nella fantascienza non c'è solo terrore dell'ignoto e dell'inumano, che anche le ricerche più stupefacenti si possono guardare con tranquillo divertimento e con un boccale di birra in mano.