Area Sito

 
Urania

Cambia Area DB:

» HELP HomePage «
» Forum
» Cerca
 
  

Database

 
» Database Collane UM
» Autori
» Tags
» Novità
» Le Interviste di UM!
» Wanted !!!
» Scambio/Vendita
» La Compagnia del Ciclo
» Giudizi/Commenti
 
  

Utenti OnLine

 
bibliotecario Vedi il profilo utente Amico di Urania Mania
ghenrik ghenrik 
Visitatore Visitatori(144)
 
  

Classifiche

 


 
  

URANIA Mondadori

 

 
  

Le figlie di URANIA

 

 
  

Ricerca Libri

 
Inserisci i dati:
Numero:
Titolo:
Tit.Orig.:
Autore:
Editore:
Trama:
Relazione:
 
  

Links utili

 
 
  

Contatti

 
Amici di UraniaMania
Lo Staff di
Urania Mania
Lo Staff onorario di
Urania Mania
 
  
 

Narratori Moderni - Garzanti

 
 
Codice:89100      
 
Piace a 0 utenti
Non piace a 0 utenti
Media: 0.00
 
Titolo:   La grande rapina al treno
Autore:   Michael CRICHTON
   Traduzione: Ettore CAPRIOLO
   Copertina: Fulvio BIANCONI
 
Data Pubbl.:   10 Aprile 1976 ISBN:    non presente
Titolo e/o Data Orig.:   The Great Train Robbery, 1975
Note:  
 
Genere:   Libri->Gialli
 
Categoria:   NON FANTASTICO Rilegatura:   Cartonato con sovracoperta
Tipologia:   Principali Dimensioni:   215 x 145
Contenuto:   Romanzo  N. pagine:   232
 
 
  Ultima modifica scheda: gretana 18/05/2013-15:01:27
 
   
 

 
 
Difficile, volendo seguire il paradosso di De Quincey circa il crimine come una delle arti belle, trovare un capolavoro di rapina come questo. Se, nell'anno di grazia 1855, l'Impero Britannico manda al suo esercito impegnato nella guerra di Crimea lingotti d'oro in casseforti a prova di tutto (sigillate, perfino, e con quattro chiavi diverse, quattro diversi custodi) sul guardatissimo espresso Londra-Parigi, e se le casseforti arrivano con i sigilli intatti ma dentro, al posto dell'oro, pallini da caccia, quali saranno le reazioni? Indignazione, come sempre; segreta ammirazione (e chi non ammira le imprese impossibili?); in più, in questo caso, scandalo e sgomento eccezionali. E' che è stata colpita nelle sue più care credenze, la grande nazione sulla cresta dell'onda: così sicura che il progresso industriale e la forza delle istituzioni non possano che apportare tranquillità e sicurezza per tutti. Questo singolare e magistrale romanzo-suspense conferma le grandi qualità di narratore dell'autore di "Andromeda": acutissimo, cattivo, brillante, con un'invidiabile concisione e limpidezza di scrittura, implacabile nell'analisi - che a volte tocca notevoli vertici di ironia, a volte attira irresistibilmente la simpatia del lettore sulle complessità di un mondo che fu - di quel che è il meccanismo della Perfetta Rapina nel regno di Vittoria; e che racconta quali grandi manie, quali miti orgogliosi vengano sfruttati e colpiti dal gentleman (vero o falso?) ideatore del colpo e dai suoi affascinati complici scelti nei bassifondi di Londra. Se quel che viene definito progresso conduce a un generale perfezionamento, a magnifiche sorti ad ogni livello, cosa sarà più conturbante e più inevitabile dell’apparizione del Ribelle per lucro?