Pochi scrittori hanno avuto la possibilità di creare qualcosa di davvero nuovo ed originale nel genere ch hanno scelto come proprio. Clark Ashton Smith è stato uno dei fortunati. Il suo è un fenomeno strano che, in gran parte, non può essere spiegato ne capito appieno: infatti, dopo essersi espresso per lungo tempo nel settore della poesia,cominciò all'improvviso a scrivere racconti macabri,scritti in una prosa lapidaria, incastonata e punteggiata di parole esotiche, ornata di scure allusioni mitologiche, comunque storie stimolanti e sempre argute, scritte con umorismo mordace. La maggior parte dei suoi racconti è ambientata sullo sfondo di tempi antichi:in favolose città preistoriche come Atlantide o Iperborea, o in una mitica provincia della Francia meridionale: Aveirogne. Ma gran parte dei suoi lavori migliori nel genere macabro fantastico, confinano con quello che qualche purista chiamerebbe fantascienza: basti pensare al ciclo di Zothique, ambientato in un lontano futuro, verso la fine della storia della Terra. Questo volume illustra la seconda fase del suo lavoro, ossia quella che si avvicina alla vera fantascienza anche più di quanto facciano i racconti di Zothique.
|