Tra le opere principali di Verne il Michele Strogoff ha un carattere tutto suo, per l'impetuoso romanticismo che senza tregua viene quì rinnovandosi intorno alla figura del protagonista,"corriere dello zar" al quale è affidata una missione di capitale importanza nella Siberia invasa sai tartari. L'antagonismo col "traditore" Ogareff, l'idillio drammaticamente movimentato dalle circostanze con la tenera ed eroica Nadia, la tragedia che nelle peripezie di Michele si estende alla vecchia madre, nutrono si direbbe un gran romanzo "d'appendice" più di quanto rientrino nella tematica abituale del Verne maggiore. Più che mai si tratta, in ogni modo, d'un Viaggio Straordinario. e sopratutto i magnifici sviluppi del romanzo dopo la condanna di Michele Strogoff all'accecamento (per opera di una rovente sciabola tartara) fino alla battaglia di Irkutsk che risolve la guerra contengono aspetti tipici delle più geniali ispirazioni Verniane.
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