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Urania - Mondadori - Costa bianca (I Romanzi di..)

 
 
Codice:84      
 
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Media: 7.00
 
N. Volume:   84
Titolo:   Il pianeta nero
Autore:   David DUNCAN
   Traduzione: Stanis LA BRUNA
   Disegni: Carlo JACONO
   Copertina: Curt CAESAR (ps. di Kurt KAISER)
 
Data Pubbl.:   23 Giugno 1955 ISBN:    non presente
Titolo e/o Data Orig.:   Dark Dominion, 1954
Note:  
 
Genere:   Libri->Fantascienza
 
Categoria:   FANTASTICO Rilegatura:   Brossura
Tipologia:   Principali Dimensioni:   140 x 200
Contenuto:   Romanzo  N. pagine:   128
 
 
  Ultima modifica scheda: bibliotecario 21/04/2020-13:58:22
 
   
 

 
 
Il grande satellite artificiale - il Pianeta Nero - leva la sua sagoma colore della notte al centro dei Progetto Magellanco, come è stato battezzato il campo di costruzione e di prova, ,e ormai sta per essere lanciato negli spazi cosmici. Ma quante lotte sovrumane per giungere a questo momento, quanti odii, quante avversità! Nel momento più importante della sua storia, l'uomo ancora una volta sta per commettere l'errore fatale che la sua cecità e la sua superbia seminano lungo ogni passo della sua strada. E i missili radiocomandati, gli aerei supersonici, le bombe a razzo lanciate dai sottomarini emersi presso la costa della Calìfornia minacciano la partenza dei Pianeta Nero per l'infinito. Ma c'è il Magellanio, lo strano elemento dalla densità incredibile, il quale sente l'attrazione della compagna oscura di Sìrìo, permettendo alla fine al Pianeta Nero di tentare le vie dei cosmo. E c'è la grotta segreta, meravigliosa, entro la cerchia del Progetto Magellano, col suo laghetto dalle acque tiepide, dove Susan si bagnerà un giorno, prima che l'incubo spaventevole abbia inizio... Serratò, incalzante, avvincente, li Pianeta Nero narra avventure che non riguardano il lontano futuro e indaga in una scienza che non è materiata di fantasia, ma fonda il suo pregio narrativo su una realtà che è già possibile, una realtà che forse sta già avvenendo... Perché Pianeta Nero? Da un verso di George Meredith, che dice, pressappoco: "Ora il Pianeta Nero gettò la sua ombra sulle nevi, e alle stelle, che son la mente dei cielo, guardò e cadde."