«Quel caro occhicerulo Nathaniel conosceva bene le cose sgradevoli del suo io più segreto e metteva ogni cura a mandarle fuori travestite...». Così D. H. Lawrence a proposito della narrativa di Hawthorne. Nei racconti qui presentati contraddizioni e ambiguità si raccolgono intorno a vicende che partecipano a una dimensione un tempo fantastica e simbolica, legati dalla ricorrente presenza di elementi del «reale» e dell' «immaginario» che l'autore tenta di far incontrare su «un terreno neutrale».
|