Area Sito

 
Urania

Cambia Area DB:

» HELP HomePage «
» Forum
» Cerca
 
  

Database

 
» Database Collane UM
» Autori
» Tags
» Novità
» Le Interviste di UM!
» Wanted !!!
» Scambio/Vendita
» La Compagnia del Ciclo
» Giudizi/Commenti
 
  

Utenti OnLine

 
grifone58 grifone58 Amico di Urania Mania
Visitatore Visitatori(147)
 
  

Classifiche

 


 
  

URANIA Mondadori

 

 
  

Le figlie di URANIA

 

 
  

Ricerca Libri

 
Inserisci i dati:
Numero:
Titolo:
Tit.Orig.:
Autore:
Editore:
Trama:
Relazione:
 
  

Links utili

 
 
  

Contatti

 
Amici di UraniaMania
Lo Staff di
Urania Mania
Lo Staff onorario di
Urania Mania
 
  
 

peQuod - peQuod

 
 
Codice:82853      
 
Piace a 0 utenti
Non piace a 0 utenti
Media: 0.00
 
N. Volume:   12
Titolo:   La gabbia a pagoda e altri racconti
Autore:   Roberto BARBOLINI
   Copertina: Danilo SANTINELLI
 
Data Pubbl.:   Marzo 2000 ISBN:    8887418179
Titolo e/o Data Orig.:  
Note:  
 
Genere:   Libri->Fantasy
 
Categoria:   FANTASTICO Rilegatura:  
Tipologia:   Principali Dimensioni:  
Contenuto:   Antologia  N. pagine:  
 
 
  Ultima modifica scheda: erberto 17/09/2011-13:16:46
 
   
 

 
 
Esiste un fiato corto narrativo, e io lo padroneggio benissimo. Racconti di formazione, d'iniziazione, mossi più da una musica interna che dalla pretestuosità d'una trama. E quei finali strozzati, dove non si sa mai davvero "come è andata la faccenda"... Ma sì: La gabbia a pagoda ha una struttura botallica. C'era in me (forse è rimasta) un'euforia d'asfittico, di chi resta senza ossigeno sott'acqua: il sogno di morire ridendo. Il frutto è quello che vedete. Faticosi parti contro natura, guidati dal forcipe d'un ubriaco. E dunque, perché farla tanto lunga? Tolta qualche esagerazione, le cose devono essere andate più o meno come ve le ho raccontate, tra l'emergenza-parto nei western di John Ford e l'Italiuccia povera ma onesta di Pane, amore e fantasia. Per il resto, non c'è molto da dire. La gabbia a pagoda uscì alla macchia presso un editore ancora più piccolo di quello che ora ha l'azzardo di ripubblicarlo. Giovanni Arpino, con un sorriso alla Robert Mitchum, disse che fortunatamente era un libro "poco italiano". (dal racconto Perché scrivo libri così belli)