A Parigi, in una camera d’albergo, una donna insegue un sogno impossibile... Intanto, la luce del mattino torinese stenta a espugnare il chiuso delle stanze, e mentre il mondo dissolve in una fitta nebbia - protagonista occulta del nuovo romanzo di Farinetti - che inghiotte e dilata ogni cosa, in città si parla delle esequie del cavalier Eugenio Balbiano, un funerale destinato a trasformarsi in uno degli eventi mondani della stagione. Con la morte di Balbiano, l’immensa fortuna che gli apparteneva ora è di Bianca, la nipote, come una figlia, che con la ricchezza eredita un misterioso, vastissimo appartamento pieno di ricordi. Forse un po’ scomodi. Quando è il momento di dare l’ultimo saluto al cavaliere, Bianca sparisce. Silvia Guarienti, l’amica di sempre, avverte strani presagi, e tutti (tutti gli indimenticabili personaggi che popolano i romanzi di Farinetti e che qui ritornano a riallacciare la saga familiare iniziata con Un delitto fatto in casa) temono il peggio. Una donna piena di contraddizioni che traveste la sua fragilità con la freddezza, un marito infedele deciso a impadronirsi a tutti i costi di una parte preziosa di eredità, il mondo chiuso di un palazzo aristocratico nel cuore di Torino, di cui soltanto la nebbia sembra annullare i confini, dove si muovono collezionisti, signore amanti dell’Opera, anziani e devoti amici del defunto cavaliere, coppie felici e coppie che il destino ha separato troppo presto: tornano tutti gli ingredienti che ci hanno fatto amare i libri di Gianni Farinetti, mescolati con intelligenza, ironia e un tocco di malinconia, di "umida luminosità", in cui molte sono le figure che non riescono a separarsi dai ricordi, avvinte al passato e timorose di perderlo.
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