Erice, estate del 1999. In una meravigliosa cornice mediterranea si svolge un congresso internazionale di fisica. Scienziati provenienti da tutto il mondo formano una piccola comunità che si stringe intorno alla figura affascinante e impenetrabile del premio Nobel David Pearlman, che anzi di premi Nobel ne ha vinti addirittura due e si dice che stia per avere anche quello per la pace... La sua grande scoperta, oggetto dell'ammirazione e della curiosità generale è la F2, formula che permetterebbe di conoscere gli stati futuri di una rete di neutroni, e quindi di prevedere il pensiero. Ma al di là della cornice dorata e ufficiale del congresso si affacciano antiche e nuove rivalità, sotterfugi e compromessi, e il dubbio sempre più consistente che i dati per arrivare alla F2 siano stati falsati. Costruito come un giallo, il romanzo di Pierantoni, esordiente di prestigio nel campo della narrativa, appartiene al genere della fantascienza in senso proprio. E tuttavia la fiction serve a sollevare inquietanti interrogativi sulle possibilità e sul ruolo della scienza, sui rapporti con il potere economico, e getta un'ombra sinistra sulla scienzaspettacolo, quando diviene voglia di arrivare e di apparire, per primi, anche a costo di stravolgere la realtà della ricerca stessa. Non sarà difficile, nel leggere il libro, richiamare alla memoria fatti eclatanti e recentissimi del mondo scientifico. Romanzo avvincente e sottile denuncia proveniente da uno dei personaggi più noti ai confini della « scienza ufficiale», il libro di Pierantoni non mancherà di suscitare interesse e dibattito intorno a temi di grande attualità.
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