Una biografia di Emilio Salgari tanto rigorosa quanto anomala, che, ben lungi dal fargli un iperbolico monumento, ne disegna un ritratto un po' bohémien, e lo fa con soprassalti di affetto, a volte di legittima enfasi, e con infiniti struggimenti letterari. Una sorta di «sceneggiato» con Salgari protagonista, ricco di informazioni, ma anche di giudizi, di connotati storici e critici. La vita del Salgari autentico, che è una, nessuna e centomila. La storia e le storie di un piccolo uomo con un destino gigantesco: un narratore immobile, che non viaggiò mai, che scelse infine un triste destino, ma che fu anche un personaggio del suo tempo. Imperatore dell'avventura e cavaliere del Regno d'Italia, un italiano che in quell'Italia prima giolittiana e poi mussoliniana fu esaltato, strumentalizzato, negletto, deriso, amato alla follia. Un viaggio non immaginario nell'universo salgariano, tra le vicende tormentose dei suoi giorni, dei suoi titoli, dei suoi disastri, sullo sfondo dell'Italia dignitosa del tempo, e delle grandi imprese dell'esplorazione che allora entusiasmavano il mondo, come le guerre coloniali, e il gusto titanico della sfide e del progresso. Una biografia «impossibile», con tutte le ironie, il pudore e l'amore che Salgari richiede.
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