Nato nel Missouri nel 1918, Ray Hogan apprese dal padre, che era stato un uomo di legge di una cittadina degli ultimi anni dell'Old West, molte informazioni sui personaggi veri e leggendari della Frontiera. Hogan cominciò a scrivere circa trent'anni fa: articoli, racconti e quaranta romanzi. Tra questi figura una serie dedicata al colonnello Mosby, comandante di un gruppo di scatenati cavalieri che agivano alle spalle degli yankee durante la guerra di Secessione (vedi L'inafferrabile ribelle, pubblicato nella collana « I Grandi Western », nel '73). Oggi la sua opera appare nella famosa collana della Doubleday in America e nei « Grandi Western » in Italia dove figura anche il recente Jehu n. 186. Nel presente romanzo, già edito con lo stesso titolo nel 1971, Hogan si attiene al tema più popolare di quegli anni, le vicende di un drifter, ossia di un cowboy solitario e irrequieto, che si spinge sempre « al di là dell'ultima collina ». Nel nostro caso il cowboy si chiama Frank Gault e percorre la pista tra Tucson e Dodge City. Qui ha un appuntamento con un suo amico che lo richiede per guidare una mandria di bestiame. Ma prima di raggiungere il luogo viene attirato da una fitta sparatoria. Si tratta dell'aggressione da parte di un gruppo di fuorilegge a una ragazza e al suo fidanzato, perché portano con loro ventimila dollari. I due stanno per soccombere, quando Gault interviene con grande abilità ed esperienza, e li salva. li cowboy capisce subito che, malgrado il suo coraggio, la donna ha affrontato un'impresa destinata al completo fallimento. In verità il cosiddetto fidanzato è un vigliacco e lei si trova sola, non soltanto a respingere gli attacchi dei fuorilegge, ma anche quelli degli apache, che infestano il territorio. Così Gault, seguendo il suo codice d'onore, non può abbandonare la ragazza: dovrà sgomberare la sua strada con la carabina o morire.
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