La ragazza era incatenata alla macchina distributrice, il suo richiamo lamentoso si perdeva nella vastità dell'atrio dell'aeroporto. Ehi, voi... C'è nessuno che voglia comprarmi?... Forse voi, signore? disse a uno degli assonnati passeggeri appena sbarcati dal jet di Kansas City, fissandolo coi suoi grandi e conturbanti occhi azzurri. Compratemi voi... compratemi tutta... vedrete che vi piacerò... Philip Chimberley si fermò, la guardò, inghiotti a fatica. Sulla macchina distributrice, una stereoscopica insegna luminosa diceva: GHISLENA COMPRATELA SUBITO NON È UN ROBOT... CHE COS'È? Uno dei poli della narrativa di Jack Williamson è una profonda quanto misteriosa familiarità con gli usi e i costumi degli androidi, un'acutissima sensibilità per la loro psicologia. L'altro polo è un senso del Cosmo portato a limiti insuperati e forse insuperabili di spettacolarità. Entrambi i poli sono rappresentati in questa e nella precedente raccolta (La Stazione della Stella Morta, URANIA n. 773) delle maggiori storie di uno dei maggiori maestri della fantascienza.
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