Michel Tournier si è calato nello scenario della Natività per narrarci le immaginose biografie dei misteriosi re orientali che vanno a Betlemme seguendo la luce della cometa. Gaspare, il negro re di Medea, tradito da una schiava di pelle candida, incapace di placare un'inesauribile sete di "biondezza", fugge abbandonando la sinistra reggia di basalto incontro alla siderea "danzatrice di luce". Baldassarre, re di Nippur, è il nevrotico inseguitore di inarrivabili oggetti di bellezza. Costretto dalla legge semitica a vedere perennemente frustrata la sua passione per le immagini, insegue nella cometa la redentrice "farfalla di fuoco". Melchiorre, principe di Palmirena, re-mendicante di un paese insaguinato da lotte intestine, confida nella stella come nell'unica salvezza alla propria dignità di uomo tradito. Ma c'è anche un quarto, ipotetico Re, suggerito da una fiabesca tradizione ortodossa: in re sempre in ritardo, ma che più degli altri sembra sensibile al messaggio evangelico. E c'è Erode, con i suoi moderni tormenti di sovrano costretto alla crudeltà dalla ragione politica, che soffe, esistenzialmente, l'abissale solitudine del capo. E persino l'asino e il bue prendono la parola, in questa sapiente "tavola" cui l'arte di Tournier dà vita e colore attraverso il racconto, magico e ironico insieme, di una storia folgorata dal messaggio cristiano.
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