Area Sito

 
Urania

Cambia Area DB:

» HELP HomePage «
» Forum
» Cerca
 
  

Database

 
» Database Collane UM
» Autori
» Tags
» Novità
» Le Interviste di UM!
» Wanted !!!
» Scambio/Vendita
» La Compagnia del Ciclo
» Giudizi/Commenti
 
  

Utenti OnLine

 
erberto erberto Amico di Urania Mania
Visitatore Visitatori(155)
 
  

Classifiche

 


 
  

URANIA Mondadori

 

 
  

Le figlie di URANIA

 

 
  

Ricerca Libri

 
Inserisci i dati:
Numero:
Titolo:
Tit.Orig.:
Autore:
Editore:
Trama:
Relazione:
 
  

Links utili

 
 
  

Contatti

 
Amici di UraniaMania
Lo Staff di
Urania Mania
Lo Staff onorario di
Urania Mania
 
  
 

IperFiction - Interno Giallo|Interno Giallo/Mondadori|Mondadori - Interno Giallo

 
 
Codice:7751      
 
Piace a 0 utenti
Non piace a 0 utenti
Media: 0.00
 
Titolo:   Diaboliade
Autore:   Michail BULGAKOV (ps. di Michail Afanas'evič BULGAKOV)
   A cura di: Ellendea PROFFER e Carl R. PROFFER
   Traduzione: Pietro FERRARI
   Copertina: F. G. GONFALONIERI
 
Data Pubbl.:   Febbraio 1990 ISBN:    9788835600121
Titolo e/o Data Orig.:   D'javoljàda, 1924
Note:  
 
Genere:   Libri->Fantasy
 
Categoria:   FANTASTICO Rilegatura:   Brossura con sovraccoperta
Tipologia:   Principali Dimensioni:   155 x 225
Contenuto:   Antologia  N. pagine:   240
 
 
  Ultima modifica scheda: robdimo 26/11/2023-10:25:05
 
   
 

 
 
Diaboliade è una pungente satira sui piccoli uomini, funzionari pubblici dalla personalità disintegrata e ridotti dalla burocrazia in categorie. Me per Bulgakov il piccolo uomo non è il solo a restare distrutto da un sistema politico che non lascia spazio agli esseri umani.
Anche lo scienziato di Le uova fatali viene manipolato e alla fine sconfitto dalla pachidermica burocrazia che tutto controlla e tutto gestisce.
In questo racconto, caratterizzato da una forte vena fantascientifica, Bulgakov traccia un’acuta critica su com’è stata condotta la ricerca scientifica dopo la Rivoluzione. In Un racconto cinese, di nuovo, lo scrittore dà libero sfogo alla sua ricca fantasia, ma per dire altro: è l’evocazione dell’infanzia di un coolie narrata sullo sfondo di una Mosca opprimente e priva di speranza.
L'incursione è invece la narrazione di un trionfo umano, la descrizione di una pacata dignità interiore messa a confronto con la brutalità politica.
Questo volume contiene anche alcuni feuilletton: Le avventure di Chichikov, Palazzo El’pit, Comune operaia e Trattato sulle abitazioni che sono esempi assai interessanti di quell’umorismo triste che emergerà in seguito in opere più importanti come Il maestro e Margherita e L'appartamento di Zoja.
E infine L’isola purpurea, una storia iperbolica e amara, disperata satira della censura politica.