Assurdo universo Se l'universo - come pare - non è infinito, dovremmo rassegnarci fin d'ora all'idea che quando avremo finito di farne il giro non ci saranno altri posti dove andare. Se infatti esistono altri universi, questi si trovano per definizione in un altro spazio, non comunicante col nostro. Ma quella insuperabile agenzia di viaggi che è la fs, non s'e mai lasciata arrestare da una cosi malinconica prospettiva. E' vero che gli altri possibili universi, i cosiddetti mondi paralleli, sono normalmente non comunicanti tra loro e col nostro. Ma a chiunque di noi può succedere di caderci dentro accidentalmente, per via di qualche distorsione dello spazio, di qualche buco bianco o altra falla o trabocchetto dimensionale. Fredric Brown fu uno dei primi a sfruttare un incidente di questo genere; e il suo classico modello di assurdo universo resta insuperato a tutt'oggi. L'uomo che cadde sulla terra Nella fantascienza, che ha tempi fuori da ogni norma, puo accadere che un libro "invecchi" in pochi mesi; altri conservano intatta per decenni la loro freschezza, sembrano sempre scritti oggi per domani. E il caso di questo romanzo di Tevis, uscito in America nel 1963, ridotto per lo schermo (David Bowie protagonista) nel 1976, e che di anno in anno si arricchisce di nuovi significati, di nuove suggestioni. Tutto gira attorno alla storia di un personaggio straordinario Newton, un malinconico, fragilissimo, indimenticabile "alieno", che capita nel nostro mondo ferocemente materialista, e ne viene poco a poco distrutto. Ma la sua e anche la storia di ognuno di noi, alle prese con le sconfitte, i tradimenti, la solitudine, l'aridità della vita. O ancora, una parabola con risonanze addirittura evangeliche, echi di un'altra "discesa sulla Terra", di un altro breve viaggio tra gli uomini, di un altro "martirio". I nomadi dell'infinito Per molti appassionati la sola vera, classica fantascienza, resta ancora oggi quella delle immense aperture sul cosmo, delle libere scorribande tra mondi sconosciuti, del felice e avventuroso nomadismo interstellare. E non c'è da stupirsene, dato il sempre più accentuato contrasto tra prospettive spaziali e condizioni concrete di vita sulla Terra... Ma gli scrittori che abbiano saputo portare questo particolare genere di fantascienza, dalla rozza ingenuità dei primordi, a un livello realmente classico di invenzione e di scrittura si contano sulle dita di una mano. Fra di loro fa spicco Poul Anderson che con queste celebri peripezie dei suoi mercanti-esploratori ha composto una piccola perfetta odissea sullo sfondo dell'infinito. La porta sull'estate Un uomo e il suo gatto in una vecchia, fredda casa del Connecticut, che ha undici porte sull'inverno. Ma questa coppia di eremiti non resterà sempre fuori dal mondo: ci sono in gioco una colossale operazione finanziaria, una ingegnosissima truffa, una prodigiosa serie di automi, un segreto andirivieni nel tempo, una ragazza surgelata. E il gioco è condotto da uno dei «maestri» della fantascienza, qui nella sua vena più divertente e inventiva.
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