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Codice:77051      
 
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N. Volume:   16
Titolo:   Assurdo universo - L'uomo che cadde sulla terra - I nomadi dell'infinito - La porta sull'estate
Autore:   Fredric BROWN, Walter TEVIS (ps. di Walter Stone TEVIS), Poul ANDERSON e Robert A. HEINLEIN (ps. di Robert Anson HEINLEIN)
 
Data Pubbl.:   1983 ISBN:    00224574
Titolo e/o Data Orig.:  
Note:   Raccolta dei numeri 61-62 non riprezzati e 63-64 riprezzati
 
Genere:   Libri->Fantascienza
 
Categoria:   FANTASTICO Rilegatura:   Brossura con cofanetto
Tipologia:   Principali Dimensioni:   112 x 187
Contenuto:   Romanzo  N. pagine:  
 
 
  Ultima modifica scheda: Fantobelix 01/09/2018-18:30:10
 
   
 

 
 
Assurdo universo
Se l'universo - come pare - non è infinito, dovremmo rassegnarci fin d'ora all'idea che quando avremo finito di farne il giro non ci saranno altri posti
dove andare. Se infatti esistono altri universi, questi si trovano per definizione in un altro spazio, non comunicante col nostro. Ma quella
insuperabile agenzia di viaggi che è la fs, non s'e mai lasciata arrestare da una cosi malinconica prospettiva. E' vero che gli altri possibili
universi, i cosiddetti mondi paralleli, sono normalmente non comunicanti tra loro e col nostro. Ma a chiunque di noi può succedere di caderci dentro
accidentalmente, per via di qualche distorsione dello spazio, di qualche buco bianco o altra falla o trabocchetto dimensionale. Fredric Brown fu uno dei
primi a sfruttare un incidente di questo genere; e il suo classico modello di assurdo universo resta insuperato a tutt'oggi.

L'uomo che cadde sulla terra
Nella fantascienza, che ha tempi fuori da ogni norma, puo accadere che un libro "invecchi" in pochi mesi; altri conservano intatta per decenni la loro
freschezza, sembrano sempre scritti oggi per domani. E il caso di questo romanzo di Tevis, uscito in America nel 1963, ridotto per lo schermo (David
Bowie protagonista) nel 1976, e che di anno in anno si arricchisce di nuovi significati, di nuove suggestioni. Tutto gira attorno alla storia di un
personaggio straordinario Newton, un malinconico, fragilissimo, indimenticabile "alieno", che capita nel nostro mondo ferocemente materialista, e ne
viene poco a poco distrutto. Ma la sua e anche la storia di ognuno di noi, alle prese con le sconfitte, i tradimenti, la solitudine, l'aridità della
vita. O ancora, una parabola con risonanze addirittura evangeliche, echi di un'altra "discesa sulla Terra", di un altro breve viaggio tra gli uomini, di
un altro "martirio".

I nomadi dell'infinito
Per molti appassionati la sola vera, classica fantascienza, resta ancora oggi quella delle immense aperture sul cosmo, delle libere scorribande tra
mondi sconosciuti, del felice e avventuroso nomadismo interstellare. E non c'è da stupirsene, dato il sempre più accentuato contrasto tra prospettive
spaziali e condizioni concrete di vita sulla Terra... Ma gli scrittori che abbiano saputo portare questo particolare genere di fantascienza, dalla rozza
ingenuità dei primordi, a un livello realmente classico di invenzione e di scrittura si contano sulle dita di una mano. Fra di loro fa spicco Poul
Anderson che con queste celebri peripezie dei suoi mercanti-esploratori ha composto una piccola perfetta odissea sullo sfondo dell'infinito.

La porta sull'estate
Un uomo e il suo gatto in una vecchia, fredda casa del Connecticut, che ha undici porte sull'inverno. Ma questa coppia di eremiti non resterà sempre
fuori dal mondo: ci sono in gioco una colossale operazione finanziaria, una ingegnosissima truffa, una prodigiosa serie di automi, un segreto
andirivieni nel tempo, una ragazza surgelata. E il gioco è condotto da uno dei «maestri» della fantascienza, qui nella sua vena più divertente e
inventiva.