Un mondo dove le città sono strutture dalla verticalità indefinita circondate da lande semidesertiche abitate da Cabalieri nomadi. Personaggi subumani usati come cavie e superimprenditori ereditieri, bodyartisti sanguinari e sacerdoti alchimisti. Le Tre Ditte hanno la meglio sui governi grazie alle Intelligenze Naturali, che contrappongono alle ormai superate Intelligenze Artificiali. Un nugolo di ribelli solca le terre e disturba marginalmente le Ditte con atti di sabotaggio senza troppe speranze. Finché non avviene qualcosa di veramente imprevedibile, qualcosa che fuoriesce da un anello orbitale e sconvolge le leggi della fisica. Il finale “ciclico”, quasi delanyano, richiama il concetto di aleatorietà del tempo.
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