Con Il postale della notte (1909) e Facile come l'ABC (1912) testimoniano rispettivamente dell'interesse sempre mostrato da Kipling per le macchine e per i problemi (soprattutto psicologici) connessi al rapporto tra singole vite e società di massa. I due racconti contenuti in questo libro presentano, in uno scenario organizzato come un vero e proprio universo immaginativo, un futuro grandioso e terrificante, dove il progresso tecnologico ha consegnato il pianeta in mano a una oligarchia di scienziati. Se, come è stato notato dalla critica, il "mondo di ABC" prelude alla dittatura tecnocratica di 1984 di Orwell, in esso la tecnologia diventa lo strumento di cura per una nevrosi di massa descritta, in termini junghiani, come psicosi di follia. A tanto viene ridotto, con il satirico atteggiamento di un conservatore inglese, il caotico sforzo di rinnovamento della società americana all'inizio del nuovo secolo. Ma la "doppietta" kiplinghiana riprende e sviluppa anche la fascinazione per il mezzo aereo così viva anche in alcuni coevi scientific romances di Wells (Quando il dormiente si sveglia, Guerra nell'aria): un groviglio esuberante di aeronavi solcano come impazzite le rotte celesti. Facile come dire ABC! Fantasmi di origine incerta agitano dunque la visione che l'autore ha del futuro: si può solo osservare, come ironico contrappeso storico, che la scena del mondo sta per aprirsi sulle moltitudini dei combattenti della prima guerra mondiale e dei rivoluzionari russi.
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