È l’incertezza dei tempi in cui viviamo, in bilico tra due millenni, ad accomunare i migliori scrittori cyberpunk italiani selezionati da Roberto Sturm in questa antologia. Undici racconti di fine secolo ci introducono nel nuovo millennio, undici autori, attraverso lo strumento della visionarietà, indagano l’attualità, raccontano storie che danno su scenari più o meno prossimi e su di un futuro fortemente condizionato da un presente precario e poco rassicurante. Perché, come scrive il curatore, “il fattore discriminante nella scelta degli autori proposti, oltre naturalmente al valore oggettivo dei testi, è stato quello di rivolgersi a scrittori che non vedessero le proprie opere come semplici strumenti di previsione. Fortunatamente, le doti richieste oggi a uno scrittore di fantascienza non sono più quelle di anticipare le scoperte scientifiche o l’evoluzione tecnologica. Credo che la prerogativa principale della fantascienza, che oggi si pone all’attenzione generale – considerate le sue peculiarità – come letteratura di fine millennio, sia quella di analisi, di indagine del presente. […] Dimenticati i tempi degli ammiccamenti verso la fantascienza anglosassone, la maggior parte degli autori ha raggiunto una maturità artistica tale da poter percorrere strade autonome, senza l’ausilio di modalità precostituite e con un’originalità di argomenti che sorprenderà coloro che non hanno mai praticato la fantascienza italiana”. Nel racconto di Franco Ricciardiello, vengono analizzati i rischi della clonazione e i pericoli del controllo delle memorie umane; in quello di Francesco Grasso, è descritta l’ulteriore degenerazione del monopolio dell’informazione, mentre Vittorio Catani ci racconta il traffico d’organi in una Terra corrotta, ridotta a un immenso e macabro Mercato. Franco Forte, in perfetto stile space-opera, narra il fallimento di una spedizione spaziale, mentre Domenico Gallo descrive, con inquietudine, l’involuzione di un sistema globale dominato dall’informatizzazione, la stessa inquietudine che s’avverte nei racconti di Giuseppe De Rosa, Danilo Santoni, Alberto Henriet, Francesco Scalone, Roberto Sturm ed Emiliano Farinella. Completano il volume due saggi (della coppia Gadducci-Tavosanis e di Nicolazzini) sull’impatto del cyberpunk sulla letteratura di fantascienza e sul post-cyberpunk.
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