Nel 1963, all'epoca della prima edizione di questo grande romanzo, Carlo Fruttero scriveva: "Dall'Inghilterra ci viene un'altra di quelle magistrali e paurose cronache dove tutto è quotidiano, riconoscibile, vero; e dove a un tratto entra in scena un elemento imprevisto che sconvolge la società, getta nell'anarchia la nostra vita ben ordinata, riduce gli uomini a bestie impazzite dal terrore che lottano disperatamente per sopravvivere. Come i trifidi di Wyndham, questo inarrestabile contagio diventerà uno dei classici della fantascienza". Nel 2009, all'epoca della consacrazione su "Urania Collezione", non possiamo che confermare: così è stato.
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