Nel 1685 Pietro Blood, figlio di un medico irlandese e medico pure lui, si trova coinvolto, nell'esercizio delle sue funzioni, in una rivolta contro re Giacomo d'Inghilterra. Arrestato, processato, ritenuto colpevole, viene deportato come schiavo nelle Barbados insieme ad altri compagni di sventura. Acquistato dal Vice Governatore delle Barbados Bishop, Blood si avvale della sua professione per ottenere una maggiore libertà di movimenti, di cui approfitta per fuggire coi suoi compagni di schiavitù catturando, con grande abilità e astuzia, una nave spagnola. Qui comincia la grande avventura del pirata gentiluomo descritto con fervida fantasia dal Sabatini. Arrivato alla Tortuga tra i bucanieri, ben presto i mari risuonano delle sue gesta coraggiose e delle sue incredibili imprese. In quegli anni avventurosi arde nel suo cuore l'amore per Arabella, nipote di quel Bishop che ha con lui un fatto personale da quando era sfuggito al suo potere, e che per tutto quel tempo tenta di rovinarlo preparando invece la propria rovina. Infatti, per farla breve, Blood - al momento della caduta di re Giacomo - rende grandi servigi a Sua Maestà re Guglielmo: come il suo grande predecessore Morgan, viene riabilitato e nominato governatore delle Barbados al posto dello stesso Bishop. Capitan Blood, anzi il Governatore Blood, attenderà con Arabella, divenuta sua moglie, il dolce momento di poter tornare in Inghilterra come uomo d'onore.
Rafael Sabatini, nato a Jesi nel 1875 da padre italiano e da madre inglese, divenne scrittore dopo aver lasciato i commerci per darsi al giornalismo. Scrisse in lingua inglese una quarantina di opere: romanzi, racconti, opere di teatro e alcuni saggi storici. Divenne un autore popolare nel 1921 con « Scaramouche », che ottenne un enorme successo. Morì nel 1950.
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