C'è un periodo oscuro nella vita di Sherlock Holmes: quello compreso fra la sua presunta morte alle cascate di Reichenbach, nel 1891, e la sua ricomparsa in occasione del caso Ronald Adair, tre anni dopo. Le nove avventure raccolte in questo libro colmano questa lacuna, ricostruendo l'accaduto. È il fido Watson a introdurre il racconto. Ormai Holmes è tornato a Londra e conduce un'esistenza apatica, ravvivata soltanto da malinconiche esecuzioni al violino. Per rincuorarlo e spingerlo a tornare in attività, Watson gli chiede delle sue vicissitudini in oriente, tra l'India del Nord, il Nepal e il Tibet. Un mondo surreale e sanguinario, popolato da espatriati europei decadenti e da sinistri personaggi d'altri tempi: spie zariste, mercanti d'arte e misteriosi capitani. Terre favolose che hanno messo a dura prova l'acume deduttivo di Holmes, spingendolo a domandarsi se dietro la razionalità non si celi spesso un aspetto magico...
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