Il titolo parla da sé, evocando, per l’appunto, il ritorno del Conan made in Italy. L’edizione si caratterizza per una stampa tipografica in tiratura limitata e numerata che in copertina sfoggia un’illustrazione di Luca Michelucci. Tutto il volume è, però, corredato di disegni, opere d’illustratori più, o meno noti, come Giuseppe Camuncoli, Stefano Fantelli, lo stesso Michelucci e altri ancora che fanno del volume, un pezzo di rara attrattiva. Gianfranco de Turris introduce l’antologia, spiegando l’importanza del fantasy e di Conan, mentre Glenn Lord la chiude, segnalando in appendice i vari continuatori del lavoro di Robert E. Howard. I racconti sono undici, alcuni dei quali davvero validi. Senza nulla togliere agli altri, citerò quelli che a mio parere rendono meglio, ciascuno nella propria diversità, le caratteristiche della raccolta
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