Nel giovane Ardo, trentenne, uscito da una sottaciuta carriera con un bagaglio schiacciante di delusioni, l'incontro fortuito con il Medico dell'anima, determina un profondo rivolgimento di fortuna, non meno che di pensieri. La sua disperazione si converte in ardore fecondo e genera, attraverso drammatiche vicende, il sorgere di una città idealmente perfetta: La casa del genere umano. Ardo e i discepoli del Maestro si accingono a prosperarvi, accresciuti da una folla di eletti lavoratori, che vi accorre e vi opera in fraterna comunità di intenti. Ma la città deve fare i conti con la pavidità di governanti messi in allarme e con l'inimicizia di qualche privato. Sconfitti, gli abitatori della Casa del Genere Umano solidali col Capo (Ardo) abbandonano la città, dopo averla distrutta; e se ne vanno per lunghi anni errabondi sul mare in cerca di una nuova terra che li ospiti. Trovano infine possibile sbarco nella rada di Chihuaneco staterello americano, governato da un uomo, Valentin Bueltacara, genialmente sovvertitore di ogni idea di progresso; e proprio da lui, paradossale contraddizione, ottengono il dono di un isola, dove far sorgere la nuova colonia.
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