Tutto comincia con una tragedia di immani proporzioni: la distruzione di un intero pianeta. I sopravvissuti al genocidio di Nuova Mosca, inizialmente, ne attribuiscono la colpa al vicino sistema di Nuova Dresda, e lanciano un contrattacco missilistico. Ma la responsabilità non è loro, nonostante la rivalità commerciale. In gioco c'è molto di più, un mistero cosmico che riguarda gli equilibri di potere che sostengono l'universo. E mentre i missili si avvicinano al bersaglio, occorre risolvere un dilemma la cui chiave risiede forse nei ricordi di un'adolescente chiamata Wednesday Shadowmist. Da molto tempo, la vita nella galassia è stata sconvolta dai piani di una misteriosa Intelligenza Artificiale, che ha trasferito gran parte dell'umanità via dalla Vecchia Terra, imponendo una sorta di benevola dittatura universale e, al tempo stesso, ordendo minacciose trame per mantenere il controllo totale. In un universo in cui la consapevolezza delle macchine pensanti ha creato un'entità dalle ambizioni semi divine, mentre il conto alla rovescia verso il disastro sembra inarrestabile, l'agente della Vecchia Terra Rachel Mansour deve acquisire la conoscenza per dare nuova speranza al mondo, evitando la distruzione di miliardi di persone. L'alba del disastro, pubblicato in origine nel 2004, prima di Accelerando (già edito in questa stessa collana), è stato finalista al premio Hugo, ottenendo il secondo posto al premio Locus. Fra space opera, dramma sociale e speculazione scientifica, questo romanzo è forse il più sfrenatamente visionario di Charles Stross.
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