Area Sito

 
Urania

Cambia Area DB:

» HELP HomePage «
» Forum
» Cerca
 
  

Database

 
» Database Collane UM
» Autori
» Tags
» Novità
» Le Interviste di UM!
» Wanted !!!
» Scambio/Vendita
» La Compagnia del Ciclo
» Giudizi/Commenti
 
  

Utenti OnLine

 
bibliotecario Vedi il profilo utente Amico di Urania Mania
erberto erberto Amico di Urania Mania
Algernon Algernon 
odisseo odisseo 
usul61 Vedi il profilo utente 
Visitatore Visitatori(187)
 
  

Classifiche

 


 
  

URANIA Mondadori

 

 
  

Le figlie di URANIA

 

 
  

Ricerca Libri

 
Inserisci i dati:
Numero:
Titolo:
Tit.Orig.:
Autore:
Editore:
Trama:
Relazione:
 
  

Links utili

 
 
  

Contatti

 
Amici di UraniaMania
Lo Staff di
Urania Mania
Lo Staff onorario di
Urania Mania
 
  
 

Piccola Biblioteca Oscar - Mondadori

 
 
Codice:62784      
 
Piace a 0 utenti
Non piace a 0 utenti
Media: 0.00
 
N. Volume:   123
Titolo:   La freccia del tempo (o La natura dell'offesa)
Autore:   Martin AMIS
   Traduzione: Ettore CAPRIOLO
 
Data Pubbl.:   Marzo 1996 ISBN:    8804412984
Titolo e/o Data Orig.:   Time's Arrow, 1991
Note:  
 
Genere:   Libri->Fantascienza
 
Categoria:   FANTASTICO Rilegatura:   Brossura
Tipologia:   Principali Dimensioni:   108 x 165
Contenuto:   Romanzo  N. pagine:   176
 
 
  Ultima modifica scheda: Lucky 07/03/2012-15:43:18
 
   
 

 
 
In un moto a ritroso, sconvolgente e perfetto, la vita di Tod Friendly scorre sotto gli occhi di un "sé-altro", un "passeggero" annidato nell'intimo del protagonista, una coscienza che ne registra le sensazioni, che "ricorda" ciò che sarà senza poter agire sul comportamento. La freccia del tempo ha invertito il giro: dalla morte, da un'anonima vecchiaia nella provincia americana, alla fuga a Lisbona dopo la seconda guerra mondiale, all'attività di medico ad Auschwitz, fino all'infanzia e al ritorno nell'utero materno. La prospettiva è capovolta e con essa il segno morale degli eventi. La realtà della storia è novità, sorpresa, "allarmante" divertimento. Tutto è spezzettato, massacrato, ironizzato. Ogni cosa è familiare ma non rassicurante. E in questo procedere all'indietro, in cui nulla ha più un minimo alone di sacro, di rituale, di reale, si svelano nuove pieghe della tragicommedia umana.