Un’estate con la neve gialla, uno spazio incolto e trascurato, un tratto d’asfalto vuoto chiamato piazza e un palazzo che si riempie dei suoi abitanti solo la sera. Di giorno, a custodirlo, restano la Talpa e un gruppo di ragazzi. Lei è vecchia, sola, quasi cieca, con la mania dei gatti; loro sono giovani e spavaldi, ma altrettanto soli. Su questo sfondo pieno d’inquietudine, Angela Nanetti ambienta una vicenda che prende lentamente alla gola. Un giorno, sotto l’unico cespuglio verde della zona il protagonista scopre Gorgius. “È difficile da descrivere, non perché non me lo ricordi, ma perché, a distanza, ripensandoci, mi sembra ancora più pazzesco… perfino impossibile… Eppure è vero, è tutto vero, perché è capitato a me… E le cose possono non essere vere finché non ti capitano, ma dopo?” Chi è Gorgius? Un animale sconosciuto? Una creatura mostruosa? E quanto può essere pericoloso? Lasciati a se stessi, i ragazzi faticano a trovare delle risposte e le pagheranno a caro prezzo.
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