Una fredda giornata di gennaio poco prima dell'alba, in un paese del sud della Svezia, mentre si comincia a respirare l'arrivo della neve, un contadino scopre che i suoi vicini, una coppia di vecchi contadini come lui, sono stati assaliti e picchiati barbaramente. Incredulo di fronte a tanto sangue, avverte la polizia. Kurt Wallander accorre subito alla chiamata della centrale e ancora una volta non crede ai suoi occhi, perché quello che vede è peggio di quanto avesse immaginato. Molto peggio. L'uomo è stato torturato e colpito fino alla morte, la donna è ancora viva, legata a una sedia caduta a terra accanto al corpo martoriato del marito, anche lei vittima di una violenza senza ragione. Prima di morire, sussurra le sue ultime parole: "Straniero, straniero". E in Svezia, un paese scosso da un'incontrollabile ondata di razzismo, queste sono parole che possono scatenare la rabbia di molti, far esplodere l'odio che cova nella "società del benessere" minata da una profonda inquietudine. Basta una fuga di notizie e comincia la caccia all'uomo. I cittadini non si fidano più della polizia e preferiscono organizzare da sé la loro sicurezza e la loro vendetta: Kurt Wallander, con i suoi colleghi, deve ora arginare anche la loro determinazione a farsi giustizia da soli, ma scoprirà presto che il povero vecchio barbaramente trucidato conduceva in realtà una doppia vita...
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