"Senza che ce ne accorgessimo, la violenza è diventata una cosa naturale"
Notte di solstizio: tre giovani s’incontrano in una radura isolata in un bosco della Scania. Indossano costumi settecenteschi e portano delle parrucche: sta per avere inizio una cerimonia segreta in onore dell’estate, ma qualcuno li aspetta. I tre giovani scompaiono senza lasciare tracce. Intanto, alla centrale di polizia di Ystad, nel sud della Svezia, si diffonde la notizia del ritrovamento del corpo di Svedberg, uno dei più stretti collaboratori di Wallander: è stato assassinato. Due foto trovate tra le sue carte fanno pensare che stesse conducendo un’indagine sui tre giovani scomparsi, ma tutti ne erano all’oscuro. Kurt Wallander deve fare in fretta, disorientato dai segreti di "uno dei suoi", un uomo che tutti alla centrale credevano di conoscere molto bene. Deve trovare un assassino ambiguo, astuto, sempre in anticipo sulle mosse della polizia. È impossibile intuirne i movimenti, prevedere chi sarà la sua prossima vittima: in una calma apparente cova la follia criminale e improvvisamente si scatena il terrore. Ma la stanchezza e i dubbi si fanno sentire, Wallander ha troppi zuccheri nel sangue e il medico gli ha ordinato di cambiare radicalmente vita. La polizia ha pochi mezzi, è isolata e impotente di fronte a una società impazzita, "che fa un balzo indietro nel tempo e si sta trasformando in una terra dove ognuno si fa giustizia da solo", dove la frattura tra chi ha successo e chi ne è tenuto ai margini è sempre più profonda.
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