Un giallo sullo sfondo del conflitto arabo-palestinese, un affascinante romanzo di alta qualità letteraria sull’amore, sull’amore per la letteratura e sulla razionalità che sconfina nella follia

In un bosco nei pressi di Gerusalemme viene ritrovato il corpo di un uomo senza vita: gli manca un orecchio. Nessuno sa chi sia, nessuno ne reclama la scomparsa, e neppure la polizia trova qualche buona ragione per affrontare le indagini. L’ispettore Breznitz, un introverso misantropo tra i quaranta e i cinquant’anni, grande lettore, in preda a una crisi amorosa ed esistenziale, decide contro la volontà dei suoi superiori di andare a fondo del caso. Con il procedere delle indagini, il numero di sospetti e sospettati aumenta, ma tutti sono ormai convinti che il colpevole sia un arabo, che girava portando con sé un orecchio mozzato: i servizi segreti non hanno dubbi, ma ci sono troppi dettagli contraddittori che non convincono Breznitz. Continua dunque la caccia al vero assassino, una ricerca di grandissima suspense che diventa per lui quasi un’ossessione. Dopo ogni scoperta, sembra di essere sempre a un passo dalla soluzione: Breznitz cerca la verità con testardaggine e ostinazione, ma la verità di questo caso è così sfuggente, e allo stesso tempo così vicina, che non si può coglierla se non all’ultima pagina.

Del giallo, Haim Lapid ha preso la struttura, la figura dell’investigatore e l’indagine che porta alla scoperta della verità. Ma questo libro è molto più di una semplice detective story.

"Le indagini che si svolgono in questo brillante thriller sono ricche di sorprese e continui cambi di prospettiva. Esemplare l’incontro tra l’ispettore Breznitz e il sospettato arabo. Si può facilmente pensare a un’allegoria del conflitto israelo-palestinese" (Yediot Aharonot)

"Un giallo di classe superiore, scritto da un autore la cui maestria nel padroneggiare le regole del genere è tale da potersi permettere di superarle senza alcuna fatica. Solo in rari casi capacità letterarie si fondono così meravigliosamente con una sovrana conoscenza dei trucchi del giallo". (Rainer Rosch, "Süddeutsche Zeitung")