«Verso la fine della vita - scrive Michel Serres - Verne ha scritto il romanzo della trasgressione, L'éternel Adam. Trasgressione in senso geologico. Corrisponde, nella visione ciclica della storia, a una rappresentazione. I continenti sprofondano e le isole affondano, tutta la terra è sott'acqua. Disperatamente girano i naufraghi, in verticale alle città, ai paesi e alle montagne, inghiottiti, scomparsi. Regressione della terra sotto la materia liquida. Regressione storica: gli ultimi esseri umani perdono le tecniche, l'agricoltura, l'abbigliamento e persino la parola. Ritorno alla bestialità originaria prima della ripresa, quando la terra e il suolo ritorneranno. Il cerchio dell'eterno diluvio che sommerge i limiti fissati e semina le risorse, sia che si tratti della storia-tempo o della terra-spazio, dell'umanità collettiva o dell'ominità, il ritorno alle acque primitive segna una fine e una rinascita».
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