Questo romanzo fu pubblicato nel 1923. Agatha Christie nella sua autobiografia, non ne parla molto, se non per dire che è basato su una causa celebre, svoltasi in Francia, ma tutto induce a ritenere che si sia divertita moltissimo a scriverlo. Sta scippando il personaggio di Poirot, che è stato un po’ ridimensionato dopo la sua apparizione e, per meglio farlo risaltare, gli contrappone due antagonisti, anziché uno solo: un famoso investigatore francese di nome Giraud e il solito capitano Hastings. Il contrasto tra Poirot e Giraud, avido segugio che si aggira alla ricerca di indizi ed è sufficientemente malaccorto da dare del vecchio fossile a Poirot, fornisce eccellenti spunti di divertimento e inoltre consente alla Christie di sottolineare la differenza tra i metodi di Poirot e quelli del segugio-investigatore. Ma più di qualunque altra cosa ciò che rende notevole questo romanzo è l’incantevole qualità delle intuizioni di Poirot… un Poirot in brillantissima forma perfettamente intonata alla vivace tensione della narrazione.
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