L'arcipelago delle Galapagos, nel Pacifico meridionale, è un gruppo di isole di origine vulcanica in cui sopravvivono specie animali ormai scomparse nelle altre parti del globo: tartarughe e albatros giganti, grandi iguane marine dall'aspetto spaventoso. Una cornice ideale per un reietto della società, un uomo che di umano non ha più nulla, che la gente crede frutto di un amplesso del demonio, tanto ripugnante nel viso e nelle forme da essere soprannominato La Iguana. Alla fine del Settecento, incapace di sopportare ancora la cattiveria e le persecuzioni inflittegli dai suoi cosiddetti «simili», per la sua bruttezza, La Iguana decide di divenire naufrago volontario ed eremita senza credo ed elegge a suo regno personale il solitario isolotto di Hood, un luogo roccioso e desolato, senza alberi, senza torrenti né sorgenti. Lì si dedica a torbide pratiche di stregoneria, poi, spinto dal desiderio di vendicarsi dell'umanità intera, impara ad attirare i velieri di passaggio verso le secche per saccheggiarli e ridurne in schiavitù gli equipaggi. Bramoso di potere, si crea a poco a poco una sorta di impero, un regno del male governato da leggi rigide e crudeli.
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