Per la prima volta pubblicati in Italia, questi racconti attestano esemplarmente lo straordinario talento artistico di Elizabeth Gaskell che, facendo scendere in campo le forze del bene e del male, affronta il seducente tema del mistero. L'arte di Elizabeth Gaskell, in queste storie non meno che nei romanzi, rivela tutta la sua capacità di evocare un immaginario trasgressivo che, sia pure evitando la polemica diretta, mira a ribaltare gli assiomi e le certezze di un'epoca - quella vittoriana - totalmente immersa nel sogno di un ordine indistruttibile. A tale illusione la narratrice risponde ponendo inquietanti interrogativi che, annullando la dimensione storico-progressiva e smantellando l'interpretazione razionale dei fenomeni, rimandano alla primordiale assolutezza della condizione umana.
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