Noi li chiamiamo etruschi: ma ci fu un'epoca in cui quel popolo chiamò se stesso 'Rasna', e quel nome riecheggiò con orgoglio in magnifiche dimore, ergendosi a difesa della pace e dell'unione tra le dodici città della Lega. Eppure già in quest'epoca felice la trama del Fato stringeva nella sua rete il futuro dei Rasna, preparando il sangue e i lutti nei quali si sarenne dissolto il loro fulgido Tempo. E ora il momento della profezia è venuto; l'amico ha ucciso l'amico, consumando il tradimento supremo, e Mastarna, assassino di Larth, è diventato Re Servio di Roma (la futura dominatrice del mondo): potente sì, ma disperatamente solo e in preda ai rimorsi. Mastarna scoprirà così che percorrere la "Via degli Dei" è impresa ardua per chi si ribella, per chi vuole guardare con gli occhi del cuore, accecando quelli della mente. E lungo questa Via - che nessun sortilegio o magia potrà deviare - la storia di Mastarna si incrocerà infine con quella di Tarxne, figlio di Thesan e di Larth, destinato a essere Re con il nome di Tarquinio il Superbo. Folli saranno le speranze degli uomini di evitare questo incontro, e dispersi i loro tentativi sia di cancellare le pagine del destino in cui è già scritta la scomparsa definitiva dei Rasna sia di distruggere la pietra su cui si fonderà il superbo regno di Roma. Tuttavia non è facile accettare che l'amore e la morte abbiano lo stesso viso, ora dolce ora mostruoso, né che i desideri umani si debbano piegare a una volontà tanto incomprensibile quanto potente...
Nota dell'autrice: una versione ridotta e di facile lettura voluta dall'Editore per rivolgersi ad un pubblico giovanile.
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