Pubblicato per la prima volta nel 1973, Generazione Proteus affrontava con gli strumenti del thriller un tema inedito, destinato nei decenni successivi a diventare sempre piú centrale: il rapporto tra esseri umani e macchine intelligenti. In questo classico della letteratura di anticipazione, il mito eterno della Bella e la Bestia si trasforma nel confronto tra Proteus, il computer auto-programmato, e Susan Abramson, vittima di una scandalosa violenza. Prigioniera nella sua casa immensa e vuota, costretta a una passione inumana, resa schiava e rimodellata nella personalità per meglio soddisfare i desideri ossessivi della macchina, Susan affronta il manifestarsi progressivo della meccanica e crudele determinazione di Proteus in un crescendo di "suspense" che si sviluppa scena dopo scena, sino allo scioglimento finale. Nel 1977 da questo romanzo fu tratto il film omonimo di Donald Cammell, interpretato da Julie Christie.
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