Carrie, a scuola, e' la "diversa", quella lenta di riflessi, quella che non sa vestirsi, che non capisce gli scherzi: e' fatale, cosi', che diventi lo zimbello dei compagni. Nessuno sa, pero', che la ragazza goffa e timida e' "diversa" davvero. Carrie sa muovere gli oggetti con la sola forza del pensiero: questo e' stato, da bambina, il suo gioco segreto, represso - come tante altre cose della sua vita - perche' la madre maniaca e bigotta le ha detto che e' peccato, abominevole dono del diavolo. Un giorno, un gesto gentile la fa sentire per qualche ora uguale alle altre: per la prima volta carrie e' felice. Finche' uno scherzo stupido e malvagio, l'ennesima cattiveria, rompe definitivamente l'equilibrio: il gioco clandestino si scatena in un'arma d'orrore e distruzione. e l'intera citta' ne e' travolta.
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