Questo romanzo breve ha le caratteristiche del gotico ottocentesco, genere desueto per un autore come Sir Walter Scott. E' costruito in maniera classica, attraverso l'espediente della scatola cinese: il narratore fa visita all'anziana zia Margaret, donna molto particolare ed incline alla superstizione. La vicenda che fa da contorno alla storia vera e propria è ambientata nel 1826 a Earl's Closes, in Scozia. Zia Margaret inizia a narrare al nipote il misterioso racconto che ha per protagonista Sir Philip Forester, fedifrago, infedele e figura molto chiacchierata dell'aristocrazia di Edimburgo di fine '700. Questi parte volontario per la guerra nelle Fiandre, lasciando la moglie Jemmie Falconer ed i figli con i loro parenti. Ben presto si perdono le sue tracce e la moglie, sconvolta dal dubbio, si rivolge ad un veggente, Battista Damiotti, noto anche come "il dottore di Padova". Insieme alla sorella, Jemmie assiste ad una visione di sette minuti riflessa da un enorme specchio, in cui le vengono mostrate le sorti del marito, che si è rifatto una vita a Rotterdam e ha commesso un efferato omicidio. Dopo la visione, Jemmie non sarà più la stessa e la sua famiglia verrà gradualmente distrutta. Un libro breve, permeato da un linguaggio arcaico e da atmosfere classicheggianti, che ha tuttavia il pregio di avvincere il lettore fino all'ultima pagina.
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