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Titolo:   Racconti del soprannaturale
Autore:   Walter SCOTT
   Traduzione: Carmine MEZZACAPPA
 
Data Pubbl.:   Ottobre 1989 ISBN:    8833905055
Titolo e/o Data Orig.:  
Note:  
 
Genere:   Libri->Fantasy
 
Categoria:   FANTASTICO Rilegatura:   Brossura
Tipologia:   Principali Dimensioni:   140 x 220
Contenuto:   Antologia  N. pagine:   192
 
 
  Ultima modifica scheda: stalker1 28/10/2018-07:01:15
 
   
 

 
 
E' impossibile abolire il passato, ed è altrettanto impossibile rifiutare il presente: è il comune denominatore di questi racconti della piena maturità di Scott, popolati di apparizioni, sogni premonitori, maledizioni. Racconti in cui, crivera con ammirazione H. P. Lovecraft, «la potenza dell'elemento spettrale e diabolico viene accentuata da un'insolita semplicità di linguaggio e di atmosfera».
L'autore di "Waverley" e "Ivanhoe" e compilatore delle "Lettere sulla demonologia e la stregoneria", vasto compendio di tradizioni europee del soprannaturale fu sempre affascinato dalle superstizioni. Ma dietro l'ariosità e la gioia del raccontare con cui Scott utilizza il patrimonio orale di ballate e leggende scozzesi sta qualcosa di più profondo: il vanto della diversità di un popolo che ha dovuto accettare - ferita sempre aperta - l'assimilazione all'Inghilterra.
La tradizione è la bandiera di personaggi che lottano contro le leggi e contro il pragmatismo borghese dei sassoni, inconciliabili con la memoria di una dimensione eroica dell'esistenza, con un'etica arcaica della forza e dell'onore. E il rifiuto di relegare la superstizione alla sfera confessionale è rifiuto del cambiamento storico, dell'asservimento. La modernità ha sempre un costo culturale, ma non si può sottoporre a verifiche empiriche il soprannaturale, perché i fantasmi appartengono quasi sempre al passato. E proprio sull'impalpabile confine tra il sogno e la realtà, in bilico tra il mito e lo spettacolo popolare, si situa anche la produzione dello Scott , «maggiore»: il suo preferire - come gli abitanti delle Terre Alte - «il crepuscolo dell'illusione alla ferma luce della ragione».