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N. Volume:   181
Titolo:   Storie di fantasmi
Autore:   Edith WHARTON
   Traduzione: Gabriella ERNESTI
   Copertina: Laszlo KUBINYI
 
Data Pubbl.:   18 Febbraio 1980 ISBN:    non presente
Titolo e/o Data Orig.:   The Ghost Stories of Edith Wharton
Note:  
 
Genere:   Libri->Fantasy
 
Categoria:   FANTASTICO Rilegatura:   Brossura
Tipologia:   Principali Dimensioni:   110 x 180
Contenuto:   Antologia  N. pagine:   320
 
 
  Ultima modifica scheda: Stilgar 24/05/2012-10:54:21
 
   
 

 
 
Queste sue storie, Edith Wharton cominciò a scriverle nel 1909 e le continuò a più riprese fino al 1937, anno della sua morte avvenuta a Saint-Brice-sur-Forêt, nella Seine-et-Oise: storie che punteggiano, come una sorta di controcanto, una vastissima produzione, della quale non sono affatto un aspetto minore o marginale. Anzi, per quanto rigorosamente trascurate da quei pochi che, da noi, si sono occupati della Wharton, appaiono, soprattutto oggi che le possiamo giudicare secondo il metro della serenità e del distacco, una sorta di sintesi dei modi, delle tematiche, delle soluzioni stilistiche della Wharton - una specie di vademecum di tutta la sua opera. Il «soprannaturale», sostiene Edith Wharton, si manifesta ovunque, è sempre in attesa dietro l'angolo: non ci sono classi sociali, non ci sono persone più favorite (o sfavorite) di altre, non c'è impossibilità costituzionale a coglierne la presenza. Vi sono soltanto stati d'animo privilegiati ma, soprattutto, ci sono luoghi «infestati », luoghi che l'accumulo di memorie e di esistenze trasforma in casse di risonanza, in strumenti che l'impensabile fa vibrare. Ora, ed è uno degli aspetti di maggior momento di questi bellissimi racconti, ognuno dei quali perfetto, conciso nella sua dimensione, se ció avviene è a ironica smentita della sicurezza di cui si ammanta e si vanta la cultura occidentale, una sicurezza fatta di certezze scientifiche, di incrollabili convinzioni, di affermazioni incontrovertibili. Ed è proprio l'ironia il filo rosso che percorre tutte queste storie: l'ironia, il gioco, l'incredulità e insieme la meraviglia per i molti enigmi che la realtà propone a ogni passo.